In realtà volevo scrivere un post sulle prime sette puntate della stagione finale di Mad Men ma al momento non saprei scrivere nient'altro se non "Matthew Weiner sei un fottutissimo genio" quindi facciamo che con calma me le riguardo e ritorno a fare un'analisi con un minimo di gusto. Qualche aggiornamento random e poi passo al cuore di questo post che è "Perché Davidino non hai fatto 2500 stagioni di Doctor Who?".
E' iniziata una serie che promette bene e non per nulla è targata AMC. Mad Men mi leggi? Molti magazine oltreoceano l'hanno già paragonata al grande capolavoro della rete ma... attenzione. Mad Men ha una scrittura che purtroppo non sarà raggiungibile facilmente quindi smettiamola now di urlare al capolavoro e prendiamola con le pinze. Se togliamo una decina di somiglianze e soprattutto ci si toglie Mad Men dalla mente (ok, questo è un problema mio) Halt and Catch Fire non sembra malaccio. Riassuntone del riassunto: narra della rivoluzione informatica, anni Ottanta. Sembra una serie tv ben fatta, c'ha del potenziale e c'è Mackenzie Davis (che pare la sorella giovane di Robin Wright in HOC) che al momento è il lato più interessante. Ho visto solo il pilot quindi ovviamente 50 minuti non bastano per decretare il successo o la disfatta ma in periodi di magra come questi, dove la cosa più bella sono i ritorni dello scorso anno (In The Flesh, Vikings (che però è già finito assieme a The Americans), Orange is the new black, Orphan Black e altri ancora che al momento non ricordo), Halt and Catch Fire quanto meno fa alzare il livello di attenzione dalla soglia "cestino" a "guardiamolo".
********************************************************
Bene, passiamo a Doctor Who.
In realtà io il Dottore l'ho scoperto solo recentemente, sarà stato un annetto fa, mese in più mese in meno. Non che non ne avessi mai sentito parlare ma la fantascienza l'ho sempre presa a piccole dosi ed ero ancora scottata da Fringe che, non c'entra assolutamente nulla con Doctor Who, ma era la mia serie tv di fantascienza del cuoricino. Quindi non ero mai stata spinta da un profondissimo interesse nel guardarla. Fortunatamente esiste il Condominio ed esiste Twitter.
Doctor Who è una serie tv immensa. Non solo perché ha una storia importante e poderosa che tutti sanno (o per lo meno c'è la spiegazione su Wikipedia) che fluttua fra la serie classica e la nuova serie. Una storia, televisivamente parlando, molto originale. Ho iniziato spinta dal Condominio a vedere il Dottore (ovviamente partendo dalla serie nuova che già sono una lumaca così) all'incirca un annetto fa (almeno penso, io e le tempistiche non siamo mai diventate amiche per la pelle) e all'inizio si ha difficoltà ad entrare nel mondo del dottore. Perché una serie tv così, non c'è nulla da fare, non l'hai mai vista. C'è una bionda dal sorrisone che durante le prime puntate ti fa alzare il sopracciglio ma poi entra nelle tue "grazie" perché diventerà la prima companion del Dottore e poi ci sono effetti che ti viene voglia di fare una donazione alla produzione, affinché quegli obbrobri siano migliorati subito... ma.... in qualche modo, anche se è difficile il primo approccio, ci si innamora lentamente e nello stesso tempo velocemente della Prima Stagione di Doctor Who! Probabilmente molte cose non sono ancora chiare, sai che ti stai avventurando in un mondo complesso e sei solo all'inizio ma già con la prima stagione s'inizia a scorgere delle finestre a cui aggrapparsi, delle finestre che ti viene voglia di spalancare subito ma sai che invece dovrai pazientare.
Preciso che il mio commento su Doctor Who è tutto di "pancia" come direbbe la Ventura (citazione colta). Non ci provo neanche a fare un'analisi più o meno oggettiva di un prodotto che è stato studiato e discusso da tutti perché, Doctor Who rappresenta la storia televisiva inglese che lo erge come una serie tv speciale, a cui è difficile e nello stesso tempo facile approcciarsi. La domanda numero 1 è: "Se ti piace così tanto perché c'hai messo mesi per vedere 4 stagioni?". Il Dottore è un prodotto molto molto complesso e da trattare con una dose di rispetto e reverenza, secondo me, bisogna avere il giusto mood e il giusto stato morale per vederlo. Dopo una giornata di lavoro, quando hai bisogno di staccare il cervello, c'è bisogno di una serie tv cuscinetto, una di quelle che "anche se ti perdi 10 minuti perché ti addormenti non succede niente, tanto la storia la capisci". Del Dottore non ci si può perdere un nanosecondo e, ogni tanto, anche se hai seguito tutto alla perfezione, ci sono alcuni tasselli che mancano comunque, perché verranno riempiti successivamente ma tu sei lì a pensare "ma io perché questo particolare non lo so ancora?".
Doctor Who è una serie maestosa. Probabilmente non esiste un prodotto televisivo così immenso, anche perché definirla semplicemente serie tv probabilmente è molto limitativo. Ci vuole testa, tempo, e una buona dose di fazzoletti di carta e di peluche per vedere Doctor Who, non solo quando arriva David Tennant nella sua splendida interpretazione del decimo dottore, ma anche per tutte le companion, tutti i personaggi che compaiono e ti fanno affezionare immediatamente. E' una serie tv che va vista, almeno una volta nella vita.
Io come solito sono arrivata in ritardo e con Doctor Who ho fatto un casino senza precedenti. Tutto sommato è straniante vedere una stagione a così tanti anni di distanza dalla trasmissione. Perché si nota che la serie ha i suoi annetti sulle spalle ma diventi parte di un "recupero" che non è vissuto solo in prima persona. C'è anche da dire che David Tennant io non l'ho conosciuto con il Dottore come la stragrande maggioranza delle persone quindi vederlo nella sua prova più alta è stato pura bellezza ed inutile dire mi ha elevato ancor più a fangirl spietata. Giunta alla fine (degli speciali) della quarta stagione, la rigenerazione con il mascellone è stata un colpo al cuore (Sorry, Matt Smith, so che troverai il modo di farti voler bene pure tu). Ovviamente ero ben spoilerata a dovere, sapevo già tutto, ma la separazione fa comunque male. Malissimo. Rivedi le companion, da Rose a Martha, senza dimenticare Donna e il nonno e ti viene voglia di abbracciarli assieme a Ten, che sai che non si scorderà facilmente.
Christopher Eccleston, seppur per una sola stagione, è riuscito nell'impresa di "introdurre" Doctor Who anche grazie a Rose Tyler che non è la mia companion preferita ma Rose è Rose. E' la prima companion, è quella che strappa il cuoricino dei Dottori, è quella con il sorriso a 450 denti che ti fa empatizzare con lei. Oddio, ci sono un paio di puntate dove la prenderesti volentieri a testate ma Ten e Rose sono fra i momenti più belli di Doctor Who. Nella prima stagione poi compaiono i Dalek e anche se è subito evidente che sono esseri da odiare in realtà sono bellissimi, sono così diabolici che si adorano. A pelle. Immediatamente. Sono geniali.
La seconda stagione vede la comparsa di David Tennant e... qua c'è poco da fare. Il Dottore è lui. Davidino si adora a pelle. E' perfetto, in qualsiasi momento, in qualsiasi lotta che deve affrontare, in qualsiasi puntata. Il Dottore e Rose insieme sono belli da togliere il fiato, Doomsday è una puntata proprio "fisicamente" straziante. Doomsday è un capolavoro, è fino ad ora il finale più bello di Doctor Who e i Daleks vs Cybermen non si dimenticano facilmente, anzi. C'è il dialogo più bello di Doctor Who, per me. E' una puntata che spacca il cuore eppure va applaudita per la sua grandiosità.
Per fortuna arriva Martha che, teoricamente, sarebbe da odiare, subito, perché negli occhi c'è ancora Rose, invece Martha Jones a me è piaciuta immediatamente. E' forte quando Ten è ancora in lutto per Rose, Martha è cazzuta, fragile, intelligente, furba per entrambi. Quando mi sono approcciata a Doctor Who, leggendo qui e là e spoilerandomi le parti più belle non avevo mai letto di Martha e secondo me è un peccato. E' probabilmente la companion più sottovalutata eppure Martha Jones è stata fantastica, è stata un personaggio che ha portato una ventata di positività all'interno di un momento piuttosto cupo di Doctor Who. Non era facile superare Rose eppure Martha non si è mai messa in competizione, è andata per la sua strada, cercando di vivere al meglio il periodo con il Doctor e anche quando se ne è andata l'ha fatto con una classe irraggiungibile.
Nella terza stagione c'è la mia puntata preferita, fino ad ora, di Doctor Who, ossia Blink. I weeping angels fanno una paura fottuta ma sono così poetici da strappare il cuoricino. Aggiungici una giovanissima (e sempre brava) Carey Mulligan e il risultato è un episodio molto particolare, che si allontana dai classici episodi di Doctor Who. "Don't blink. Blink and you're dead. Don't turn your back. Don't look away. And don't blink. Good luck". Decidere il capolavoro dei capolavori fra Doomsday e Blink non è facile.
Dopo un finale strano dove Martha ancora una volta si dimostra la companion più intelligente e positiva, la quarta inizia con Partners in Crime che è la terza mia puntata preferita di Doctor Who assieme a Dalek (Prima Stagione. Il primo incontro con i daleks non si scorda facilmente). Sto cercando un termine meno bimbominchioso per definire la prima puntata della quarta stagione ma niente è così emblematico come "puccioso". Gli adipose strappano il cuoricino di tenerezza. Dopo i weeping angels sono le mie creature preferite fino ad ora. Terzo posto dedicato agli Ood che trasudano malinconia da tutti i pori. Gli adipose sono così teneri che ogni tanto vale la pena di riguardare la puntata anche solo farsi invadere dalla tenerezza. Poi è la puntata con l'incontro fra Donna e il Dottore. Una puntata così bella e positiva va ricordata proprio perché non si porta il dolore di Doomsday o quel senso di inquietudine che porta con sé Blink, è complementare.
Donna è la companion che meglio si adatta al Decimo Dottore. Insieme sono perfetti anche perché Ten è più disponibile verso di lei. Martha purtroppo si portava inevitabilmente il peso del retaggio di Rose. Non che Ten abbia mai in realtà dimenticato Rose ma con Donna è già più "pronto" ad avere una companion al suo fianco. Donna è fighissima, percula il Dottore, è spavalda, non ha paura di niente, si mette sempre in competizione con il Dottore anche quando lei è un'umana che potrebbe morire in un nanosecondo anche se, ogni volta, t'uccide dentro il fatto che lei non ricordi il Dottore. Per vedere la quarta stagione di Doctor Who mi ci sono voluti all'incirca 4/5 mesi, forse di più. Durante gli speciali fra la quarta stagione e la quinta sapevo benissimo che David Tennant mi avrebbe salutata inevitabilmente e non ero assolutamente pronta a ciò. In realtà non lo ero neanche oggi ma prima o poi si dovrà pur arrivare alla fine, no? Quindi mi sono armata di peluche, cioccolata e gelato e ho affrontato le puntate conclusive.
A parte "Ciao nonno di Donna, mi sei mancato tantissimo" mi aspettavo meglio *qui partono gli insulti*. Nel senso che la puntata (anzi le due puntate) avrebbero potuto essere molto più emotive secondo me, invece tutto sommato è abbastanza contenuta la tragedia finale. Cercano di avvicinarti alla fine portandoti su un cavallo bianco, non ti buttano da un aereo in corsa senza paracadute. Però gli ultimi 15 minuti finali di The End of Time sono un supplizio, ci si ritrova a singhiozzare platealmente manco fosse morto il gatto. Ten che "rivive" le sue companion e i personaggi che hanno fatto parte della sua storia è un momento da inserire fra quelli "da ricordare" di Doctor Who.
Are you ready per la Quinta Stagione?
Io no ma ci proverò. Prima o poi.