Anche nel mio
paesello di provincia ogni tanto si ricordano che esistono le rassegne e i film
d'essai ed ecco in programmazione, per un’unica sera, Mustang. Lo sentivo già,
sin dal primo trailer che ho visto, che questo film mi sarebbe piaciuto e mi
avrebbe fatto male, alla follia.
Il primo
impatto è un richiamo a Miss Violence ma Mustang riesce ad essere ancora più
sottile, forse più superficiale, ma in realtà quello che si intravede e si
intuisce è già fin troppo. Miss Violence non lo ricordo più così bene. Mi
ricordo il silenzio in sala. Il mio silenzio al termine del film, per almeno decine
di minuti. Mi ricordo che anche lui aveva fatto male. Quanto male il tempo lo
ha attenuato.
Quello che fa
specie è pensare che siamo nel 2016, lottiamo per tanti diritti, eppure ci
sono ancora luoghi (e sono molti!) dove la quotidianità di queste ragazze e
famiglie è la quotidianità di migliaia di famiglie. Fa incazzare che ci si
ritrova a combattere per il diritto alla vita, per il diritto alla propria
libertà. Per il diritto ad avere una vita.
Al termine del
film mi sono girata un attimo, per vedere la reazione del pubblico in sala, e i
fazzoletti, così come gli occhi lucidi nascosti sotto le sciarpe, abbondavano.
Potere di un film acuto e sottile, di un film che va a toccare quelle corde che
ci fanno capire quanto noi in realtà siamo fortunati. La bellezza, la purezza, la malizia e la gioia di vivere delle cinque
sorelle è stata disarmante, così come il loro senso di unione, il loro senso di
appartenenza. Ognuna con il proprio carattere, magari non approfondito nel
migliore dei modi, ma che è emerso, a modo proprio, nel corso del film. Una
pellicola da vedere (e rivedere con cautela) per ricordarci, una volta ogni
tanto, quali sono i valori veri per cui lottare.
Voto: ❤❤❤❤
Per la trama: http://www.luckyred.it/mustang