domenica 20 ottobre 2013

Ci sono cose su cui sono abbastanza intollerante e intransigente, una di queste sono le MIE serie tv. Mie non perché le abbia fatte io (almeno!), mie perché le ho vissute in ogni singolo millilitro di sangue, perché le ho assaporate in ogni singola sfumatura, perché le ho criticate fino al midollo ma le ho amate sicuramente di più. 

[L'ARTICOLO NON CONTIENE SPOILER]


Ci sono alcuni esempi di lunga data (vedasi alla voce Mad Men), ci sono alcuni esempi recenti (Vikings). Perché io sono fermamente convinta che le cose buone ci siano sempre. I prodotti fatti come Dio comanda non spariscono solo perché sono attuali e non rientrano in quella cultura vintage che vuole sia un capolavoro solo tutto ciò che è stato prodotto almeno quarant'anni fa. No. C'è stato del buono allora e c'è del buono ora. Forse con una percentuale diversa, ma anche questo è tutto da accertare. 

Premessa che non so dove voglia andare a parare ma capitemi, qua non si sta scrivendo con tutti i giovedì al loro posto. Qua si sta scrivendo 10 minuti dopo aver visto il finale di Peaky Blinders. 


Peaky Who?! 

Miniserie composta da 6 puntate trasmessa sulla BBC 2 (maledetti inglesi un giorno mi seppellirete), Peaky Blinders è una perla. Una perla che però non può essere amata da tutti. Metto le mani avanti per almeno due ragioni 1) non sono una persona molto tollerante quando si parla di bellezza telefilmica 2) siete stati avvisati, quindi non potete darmi della scorbutica per una risposta acida preventiva. 

Perché Peaky Blinders può non piacere?

Sto cercando di sforzarmi, sul serio. Io ho difficoltà nel cercare di comprendere come si possa non amare con tutto il cuore cotanta bellezza ma ci proverò. Peaky è ambientata ai tempi della prima guerra mondiale, in una Birmingham distrutta, un dopoguerra che si fa sentire in ogni singolo frangente del telefilm. In tutto questo c'è la famiglia Shelby e lui, Tommy. Soprattutto Tommy, ma non solo Tommy. 

Quanto io ho riassunto in 2 righe nella serie viene argomentato in 6 puntate che per coloro che sono abituati a vedersi 34 telefilm a settimana sono una nullità ma magari per coloro che non sono abituati a questa atmosfera e a questi ritmi... qualche problematica può nascere. Il pilot di Peaky non è dei migliori, le puntate migliori vengono dopo. Tipo il finale. Tipo la terza puntata. E' una serie che o colpisce subito per l'ambientazione  e il ritmo oppure va a ficcarsi nel cassettino di "serie da vedere quando la mente è sgombra" ma in questo secondo caso si perderebbe una miniserie geniale. Capiamoci, la sottoscritta si è innamorata alla follia di Peaky Blinders dopo 10 minuti. Però se si arriva alla terza puntata senza esserne almeno affascinati, ecco, io qualche domanda me la farei. 

La maggior critica fatta a Peaky Blinders è che annoia. L'hanno detto persone a me molto vicine (ma pronte a ricredersi, vero?!), l'ho letto su Twitter (ok, non è che abbia tutta sta valenza la timeline di Twitter), l'ha detto anche qualche critico televisivo. Io qua, sul serio, non so argomentare. Il ritmo di Peaky è lento ma a me non ha mai annoiato. Neanche un nanosecondo. 

E' vero anche che una delle mie serie preferite di sempre è Mad Men (qual è la critica principale che è stata fatta a Mad Men?! Proprio lei, che il ritmo lento rischia di annoiare!). Sarà che a me piace proprio immergermi in punta di piedi nell'acqua cheta, che prima ti abbraccia e alla fine ti soffoca. Mi piace immergermi lentamente e poi sprofondare, senza alcun appiglio. 



Perché Peaky Blinders va visto?

Devo essere sincera, io non sono mai stata una grande amante dei period drama. Li ho iniziati a comprendere e amare veramente solo ultimamente (a parte il già citato Mad Men). Qua ci troviamo davanti, per la precisione, ad un gangster drama. Quindi forse per ammirare e amare profondamente la serie serve una giusta propensione, per lo meno bisogna essere predisposti al genere che implicitamente include una cadenza degli eventi ben prestabilita. Insomma, alla prima puntata non accade tutto subito e arrivederci e grazie. 

Peaky Blinders va visto per almeno 100 ragioni, io ne dirò solo 10. Il resto lo scoprirete passo passo o lo avete già scoperto:

1) Una fotografia magistrale. Non sono un'esperta di fotografia ma non ci vuole una gran cultura nel capire che la fotografia qui dentro ha un impatto geniale e basilare. Bellissima.

2) La regia. Ci sono dei piani sequenza in Peaky che sono incantevoli. Anche qui probabilmente non si chiameranno neanche così e sto usando un termine a caso ma quel che conta è il contenuto, no? Le inquadrature, le riprese, i momenti in cui la telecamera si ferma e ci sono solo i personaggi nella loro nuda fragilità sono qualcosa che non si dimenticherà presto e una delle principali motivazioni per cui Peaky Blinders mancherà alla follia. 

3) Il protagonista è Tommy Shelby interpretato da Cillian Murphy. Ecco. Devo aggiungere altro al nome Cillian, no vero? In realtà sarebbe la motivazione numero 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e pure 10 ma ogni tanto mi piace far finta di fare l'intellettuale. Comunque, oltre la battuta doverosa, l'interpretazione di Cillian è immensa. 

4) Fa un ruolo di merda, fa un ruolo per cui è impossibile non odiarlo in ogni singolo attimo, ma c'è anche un gran Sam Neill che ovviamente interpreta colui che non vede l'ora di ammirare Tom Shelby con una pallottola in fronte. 

5) La moglie del sempre amato Brodino (Brodino = Brody di Homeland al secolo Damian Lewis). Ammetto che non conoscevo Helen McCrory prima della sua interpretazione magistrale qua dentro, probabilmente l'ho anche vista altrove ma non c'ho mai fatto più di tanto caso. Zia Polly si ama, sempre. E' la verità, il ruolo femminile più bello in assoluto qui dentro. Zia Pol mancherà quanto Tommy Shelby e questo non è per niente un bene.


6) I cappelli dei Peaky Blinders. Perché chi non ha mai sognato di avere una lametta nel cappello così da sgozzare qualcuno in un nanosecondo?

7) L'attenzione maniacale per i particolari. Caratteristica delle serie inglesi in generale ma qui viene estremizzata. Nulla in PB viene lasciato al caso. Ogni singolo fotogramma è curato alla perfezione, è li per un preciso motivo. Vi è una attenzione ai particolari che più volte fa saltare sulla sedia, adorando tutto questo. 

8) Il finale. Ci troviamo davanti ad un finale "aperto" ma forse neanche tanto. Per lo meno io ho una idea abbastanza decisa su come sia finito. Si spera in una seconda stagione al più presto che qua, siamo sempre alle solite. Vengono rinnovati i telefilm demenziali e quelli belli, di un bello assoluto, latitano sempre. 

9) E' una serie inglese. Si porta con sé tutte le caratteristiche di una serie inglese. E non può che essere un grande pregio. 

10) La musica di Peaky Blinders è questa: http://www.entertainmentoutlook.com/2013/10/06/peaky-blinders-soundtrack-series-1/ sì c'è praticamente Nick Cave ovunque e c'è anche un frangente di puntata con Nick Cave - Tom Waits (con Time) e ancora Nick Cave e soci con "Bring it on". Non devo aggiungere nient'altro, vero? 


Qua, io e il condominio siamo già in seduta spiritica invocando al più presto la seconda stagione. Voi, non so. Fatemi sapere ma... attenzione ad essere delicati nel caso non vi sia piaciuta, potrei non rispondere della mia linguaccia biforcuta.