domenica 13 gennaio 2013

Un'epica storia del genere umano nella quale le azioni e le conseguenze delle nostre vite si intrecciano attraverso il passato, il presente e il futuro come una sola anima è trasformata da un assassino in un salvatore e un unico atto di gentilezza si insinua nei secoli sino ad ispirare una rivoluzione.
[Sinossi ufficiale del film]




Titolo: Cloud Atlas
Anno: 2012 [In Italia: 10 Gennaio 2013]
Paesi di produzione: USA & Germania
Registi: Lana & Andy Wachowski, Tom Tykwer
Attori principali: Tom Hanks, Halle Berry, Jim Boradbent, Hugo Weaving, Jim Stugess.

La trama, fra oggettività e soggettività


[Prima di iniziare a scrivere il mio giudizio su "Cloud Atlas", volevo precisare che purtroppo non ho ancora letto "L'atlante delle nuvole" di David Mitchell da cui è tratto il seguente film. Il libro è in wishlist da una vita ma non ho ancora avuto il tempo di leggerlo. Sarà in cima alle prossime letture]


Il film si snoda attorno ad un percorso cronologico che affronta sei epoche profondamente diverse fra loro ma legate a doppio filo mediante parecchie motivazioni, prima di tutto gli attori che compaiono all'interno dei vari episodi sono sostanzialmente gli stessi, o per lo meno, quelli principali vengono richiamati frequentemente. Inoltre, ogni storia apre una porta su quella successiva, in un legame che lo spettatore inizierà a capire lentamente. Quanto si può rivoluzionare il destino? Quanto si può combattere contro leggi già scritte? Quale impatto hanno le conseguenze delle nostre decisioni? Quale spazio hanno i sogni, i desideri, il coraggio? Cambiano le epoche e cosa è cambiato nella mentalità dell'uomo?

Le sei storie sono le seguenti:

1839. Il Viaggio nel Pacifico di Adam Ewing. Adam Ewing, giovane avvocato benestante, si trova a dover interagire con un clandestino nero Autua. Il capitolo si snoda attorno alle discriminazioni razziali molto evidenti in quegli anni (ma solo in quelli?) e al viaggio che Adam intraprende per tornare a casa dalla moglie. Il destino di Ewing viene quasi ribaltato grazie ad Autua che lo salverà più volte. [Commento personale: un capitolo ben fatto, piacevole da seguire con molti spunti attuali (a distanza di quasi due secoli)]

1936. Lettere da Zedelghem. In questo capitolo si narra la storia di Robert Frobisher, un giovane musicista omosessuale dal grande estro musicale che rincorre il sogno di scrivere l'opera del secolo. Il capitolo mette fin da subito in evidenza le difficoltà di essere omosessuale in un periodo quale l'inizio del Novecento. Robert mostra l'animo fragile classico degli artisti e il suo epilogo non è certo positivo. La storia viene narrata dall'amante di Robert, Rufus Sixsmith. [Commento personale: il mio episodio preferito. Assolutamente girato e interpretato benissimo. E' quasi impossibile non commuoversi e soffrire assieme a Robert Frobisher]

1972. Il primo caso di Luisa Rey. Ci troviamo in California e Luisa Rey è una giovane reporter che vuole dimostrare tutto il proprio coraggio e onorare la memoria del padre, un noto giornalista scomparso. Luisa Rey incontra Rufus Sixsmith ormai invecchiato e anziano che le vuole raccontare una storia fatta di segreti e di pericoli ma anche di un amore proibito e della magistrale ma sconosciuta composizione "Cloud Atlas Sextet". [Commento personale: Capitolo avvincente, probabilmente il preferito per chi ama le atmosfere noir]

2012. L'orribile impiccio del Signor Cavendish. L'editore Timothy Cavendish si trova in una situazione paradossale in quanto, dopo anni di sperperi, viene richiuso dal fratello, che si vuole vendicare per varie ragioni, in una casa di riposo molto particolare, di fatto si può considerare una vera e propria prigione. Il signor Cavendish con l'aiuto anche di altri arzilli nonnetti si fa coraggio e prende parte ad una fuga. [Commento personale: la storia più debole, strappa qualche risata ma in alcuni punti è alquanto scontata e sembra togliere spazio alle altre storie]

2144. La Preghiera di Sonmi 451. Ci troviamo in un futuro distopico dove un sistema totalitario tratta gli individui creati in una fabbrica degli orrori come oggetti (anzi, anche peggio). Grazie all'aiuto del colonnello e ribelle Hae-Joo chang, Sonmi riesce a capire in quale sistema lei e le altre ragazze create in modo totalmente "industriale" vivono. Sonmi assieme ai ribelli decide di rivolgersi al mondo pronunciando un discorso che assolutamente strappa applausi, dall'inizio alla fine. [Commento personale: il capitolo che senza dubbio fa riflettere maggiormente. Un futuro che può sembrare lontano anni luce da quello attuale ma siamo così sicuri che davvero lo è? La sensibilità di Sonmi, la sua ingenuità, il suo coraggio e soprattutto il suo amore sono descritti alla perfezione. Se non fosse che ho un debole per gli artisti maledetti, sarebbe il mio capitolo preferito dei sei. Strappa la seconda posizione]

2321. Sloosha Crossing e tutto il resto. Un vecchio Tom Hanks, Zachry, apre il film introducendo una storia che all'inizio lo spettatore (soprattutto se non ha letto il libro) ha qualche difficoltà a capire ma dalla seconda metà del film tutto diventa improvvisamente chiaro ed è proprio Zachry invecchiato che conclude il film, in una perfetta chiusura del cerchio. In uno scenario primitivo post-apocalittico Zachry è un fervente sostenitore della dea Sonmi e vive in una tribù pacifica fino quando non incontra Meronym, una prescelta che viene in questo villaggio per cercare di salvare il suo popolo. La storia conclude tutto il film in un lieto fine assolutamente post-apocalittico. [Commento personale: Tom Hanks e la sua bravura in questo capitolo innalzano il valore complessivo. Profondo amore per la bambina di Zachry che sembrava una piccola Flinstones. Piacevole, soprattutto nella parte finale]

Queste storie sono legate mediante un filo molto forte ma che appare chiaro solo successivamente grazie alle conseguenze. Cosa ne sarebbe stato se Adam Ewing non avesse raccontato il suo viaggio? Cosa sarebbe successo se Robert Frobisher non avesse trovato parte del libro e creato una delle più belle composizioni del secolo? Quale vita avrebbe vissuto Rufus Sixsmith se non avesse incontrato Robert e non avesse conosciuto gli orrori del nucleare? Cosa sarebbe accaduto se Luisa Rey non avesse avuto il coraggio di continuare la propria inchiesta a costo della morte?







Commento personale


Il film spinge più volte a delle riflessioni che riguardano sostanzialmente il significato della vita e del destino. Non avendo letto il libro la prima metà del film non è proprio facile da capire, a mio avviso. La costruzione quasi perfetta, sicuramente estremamente curata della pellicola, però non permette allo spettatore di stancarsi (seppur il film dura quasi tre ore) e neppure di vivere in uno stato di depressione da "Ma cosa mi stanno raccontando, non ci sto capendo niente". "Cloud Atlas" è una pellicola costata parecchio e girata in un lasso di tempo piuttosto lungo, questo ha permesso ai registi di trasmettere allo spettatore tutte le varie storie in modo sicuramente avvincente. Da MyMovies - Cloud Atlas leggo che "il film si può considerare il più costoso della storia della Germania e probabilmente il film più costoso di sempre".

"L'atlante delle nuove" fu regalato da Natalie Portman alla regista Lana Wachowski sul set di "V per Vendetta", uno dei miei film preferiti. Sonmi 451 avrebbe dovuto avere il volto di Natalie Portman ma l'attrice ha dovuto rinunciare alla parte in seguito alla gravidanza. Sicuramente Bae Doona è stata enormemente brava ma sarebbe stato curioso vedere Natalie Portman in un ruolo del genere. Un piccolo rammarico resta.

Ritornando al film, in qualche modo, è come se "Cloud Atlas" sia una sorta di sei film raggruppati in un unico solo maestoso titolo. Se siete amanti dei film lineari, con il bisogno di una trama precisa che vi venga spiegata passo passo, probabilmente non amerete "Cloud Atlas". Se invece amate i film contorti e complessi, quelli che vi fanno pensare e ripensare nei giorni successivi, quelli che scomodano temi esistenziali come la rivolta, la rivoluzione, il senso di ribellione, la fuga e il destino il costo del biglietto del cinema sarà più che ripagato. Un cast interessante unito a continui cambi di scenari e ambientazioni rendono il film davvero uno dei migliori del periodo.

Documentandomi un minimo prima di scrivere questi commenti a caldo sulla pellicola, ho trovato molti articoli che definiscono "Cloud Atlas" troppo ambizioso, un fallimento, un "polpettone". Assolutamente non sono d'accordo e non capisco neanche come si possa giudicare il film in questa maniera, sicuramente non è un filmetto da vedere durante una chiacchierata con gli amici che tanto, anche se ti perdi quattro battute, non succede nulla. Come sempre, i gusti sono gusti e vanno rispettati. Io lo consiglio vivamente.

Ps = Un recap dei personaggi e dei vari ruoli interpretati lo potete trovare nel paragrafo "Cast - Cloud Atlas" su Wikipedia Inglese. Li avete riconosciuti tutti i personaggi e le varie trasformazioni?

Ps del ps = Un articolo riflessivo "Why no Oscar love for Cloud Atlas?" 

Qualcuno di voi lo ha visto? Cosa ne pensate?



VOTO: 8/10



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16 commenti:

  1. Film non perfetto, eppure bellissimo.
    Concordo in pieno.

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    1. Ho letto anche la tua recensione sul film e sì, il pensiero sostanzialmente è il medesimo.

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  2. Ho iniziato a leggere, ma credo sia un post pericoloso per chi non ha visto il film. Passo di nuovo domani sera dopo essere andato al cinema. :P

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    1. Azz sì, cioè non è nulla di estremamente spoileroso ma meglio leggerlo dopo aver visto il film!

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    2. Tecnicamente superbo. Sei cortometraggi di diverso genere che s'intrecciano e si uniscono senza mai annoiare o confondere. La storia, poi, è il bellissimo collante di tutte le storie. Molto ben costruita, profonda e capace di far emozionare su TUTTI i finali.
      Come lo si può definire un polpettone?!?

      Comunque, se non ti è piaciuto l'episodio "comico", hai dei seri problemi con l'ironia. :P

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    3. L'ho ammesso! Non ce la posso fare davvero. Le cose comiche mi urtano proprio tanto.

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    4. Forse, dovresti guardarle senza rifletterci troppo su. Prenderle meno sul serio.

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  3. ciao Violet! io sono stato più cauto di te nel giudizio ma anche io credo che alla fine sia da vedere, magari non so se consigliarlo a tutti...a me ha solleticato molto più la forma filmica che non i contenuti perchè le varie storie prese singolarmente sono cristalline...certo sono mescolate ben bene...

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    1. Ciao :) concordo non è assolutamente un film da consigliare a tutti! Ho letto la tua recensione e mi ci sono trovata in molte cose, soprattutto perché Zachry non usi i tempi verbali giusti, non si è proprio capito.

      Fra l'altro ho visto sotto di "Cloud Atlas" la recensione a "Non siamo infinito", film che voglio assolutamente vedere nei prossimi giorni! Ho evitato di leggerla ora la tua recensione per non "condizionarmi" troppo, preferisco sempre vedere i film senza informarmi molto prima ma poi ripasserò senza dubbio per leggerti! A presto!

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  4. Film di una bellezza incredibile, mai esasperata, assolutamente imperfetta. E forse è proprio questo il bello: la bellezza dell'imperfezione (e dell'umanità)

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    1. Ecco, se avessi avuto il dono della sintesi avrei scritto esattamente questo :)

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  5. Ciao!!!
    Dopo aver visto il film,grazie anke a questo utilissmo post-guida,posso dire ke konkordo un pò con tutte le opinioni espresse da tutti voi al riguardo...e penso ke queste due frasi,2 dei momenti più belli nel film, siano una perfetta sintesi del significato delle storie ke Cloud Atlas racconta...

    "Sixsmith. I climb the steps of the Scot monument every morning and all becomes clear. Wish I could make you see this brightness. Don't worry, all is well. All is so perfectly, damnably well. I understand now that boundaries between noise and sound are conventions. All boundaries are conventions, waiting to be transcended. One may transcend any convention if only one can first conceive of doing so. Moments like this, I can feel your heart beating as clearly as I feel my own, and I know that separation is an illusion. My life extends far beyond the limitations of me." -Robert Frobisher-

    "Our lives are not our own. From womb to tomb, we are bound to others. Past and present. And by each crime and every kindness, we birth our future. " -Sonmi-451-

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  6. Il film mi è piaciuto abbastanza.
    Solo, mi da l'impressione che imbocci troppo la mente dello spettatore.
    Mi aspettavo qualcosa di più ingarbugliato :)

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  7. Per un film che vuole essere filosofico, ci sono un pò troppe scene d'azione, talvolta gratuite e comunque mai all'altezza dei precedenti Matrix e V per Vendetta (le cui sequenze sono ormai cult). Si pensi alla fuga lunghissima di Somni o agli inseguimenti di Luisa Rey. Cose positive: la scena sui confini fa davvero emozionare

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